L’Attraversaspecchi: recensione svampita

Amate libri fantasy impegnativi che vi diano filo da torcere? Siete così veloci che la divina commedia ve la leggereste in tre secondi? Odiate i libri di sole cento pagine, perché troppo corti? allora vi consiglio l’Attraversaspecchi, certo, non sarà uno di quei libri che durano un anno, ma vi darà filo da torcere. Tra un lessico che ricorda il cinquecento e la timidezza dei protagonisti che diverrà quasi disperante, incontreremo personaggi di un’intelligenza e avversione al calore ineguagliabili. Ma nonostante questo, bisogna dire che l’Attraversaspecchi è stata una tra le saghe che adoro.  Questo fantasy non ci porterà in un mondo pieno di draghi e streghe, ma in un mondo dove la figura di dio emerge, non tanto come in qualsiasi religione che conosciamo, ma in maniera diversa.

Trama Attraversaspecchi:

Ofelia, una ragazzina bassa dai capelli scuri, vive su un arca, Anima, dove le persone possono animare gli oggetti e attraversare gli specchi (attività che solo pochi sanno fare). La nostra protagonista dopo essersi rifiutata di sposarsi con suoi lontani parenti almeno tre volte, si accorgerà di non poter rifiutare un ultima volta la proposta. Ofelia quindi dovrà trasferirsi a Polo, un’altra arca dove la neve e il ghiaccio ne sono i principali esponenti. Qui incontrerà persone che sapranno essere più intelligenti e calcolatori di lei (beh, di sicuro io non potrei mai fare parte di questa arca, sono rincoglionita come non so cosa, calcolatrice nemmeno, visto che è un miracolo se capisco matematica). Il suo futuro marito, Thorn, sarà la persona meno sorridente e più misteriosa che abbia mai incontrato, non capiremo cosa gli passi per la testa fino a quando non sarà lui a dircelo, (quindi alla fine del secondo libro, dovete armarvi di MOLTA pazienza). Thorn inoltre avrà molti segreti, che ti faranno odiare e amare questo personaggio. I due però inizieranno a comprendersi, ad aiutarsi a vicenda, capendo di avere molte cose in comune.

Protagonisti: Ofelia e Thorn

Ofelia: Ofelia nel primo libro, è una ragazzina che va contro corrente, diciamo, ama leggere ed è asociale quanto noi. Taciturna e attenta ad ogni dettaglio che la circonda, Ofelia ha pochissimo equilibrio, così poco che la povera ragazza inciamperà anche sui suoi piedi. Ofelia indossa sempre una sciarpa, che, animata da lei, si agita spesso se viene allontanata dalla padroncina. La nostra protagonista inoltre avrà occhiali rotondi, che a seconda delle sue emozioni cambieranno colore, (della serie se hai crush davanti e non vuoi fargli notare che sei arrossita, sei fregata).  All’inizio la voglia di andarsene e tornare a casa, ad Anima, sarà forte per lei, ma chissà se la protagonista non si affezioni alla sua nuova casa e ai suoi abitanti😉. 

Thorn: Questo personaggio è un po’ particolare. Il futuro marito della protagonista ha tutte le caratteristiche di Ofelia, solo moltiplicate per mille, apparte per l’equilibrio, che direi che ne abbia molto. Thorn sembra avere ancora meno voglia della protagonista di sposarsi, eppure è stato lui a proporlo. Alto, capelli biondi e con assenza di muscoli, Thorn ha come potere una memoria assurda, ricorda ogni singolo dettaglio di tutto, (poi ci sono io che è già tanto se mi ricordo cosa ho mangiato a pranzo). Questo personaggio non avrà una vita facile, ma non farà una piega, non mostrerà neanche una sola debolezza, inoltre a tratti mostrerà un certo affetto nei confronti della madrina. Pieno di cicatrici, Thorn ha un aspetto inquietante e pauroso.

Personaggi secondari, ma importanti:

Berenilde: Madrina di Thorn, Berenilde è una figura materna per questo protagonista. Armata di artigli invisibili, non starà fin da subito simpatica, fredda e astiosa, ma affettuosa. Berenilde è  considerata bellissima e spietata. Temuta, è la favorita del signore di Polo, Faruck, e incinta di quest’ultimo si troverà in una situazione non molto facile, perchè invidiata da molte donne.

 Roseline: Parente di Ofelia, Roseline accompagnerà la protagonista nel suo viaggio a Polo, facendole da madrina. Queste due, anche se non si saranno mai sopportate, pian piano impareranno ad affezionarsi l’un l’altra. Leggermente burbera e brontolona, mostrerà anche il suo lato protettivo e materno. Roseline ha una variante del potere di Anima, cioè quello di saper riparare la carta, infatti, nel corso della storia, la troveremo spesso a riparare libri, soprattutto quando sarà nervosa.

Il mondo creato da Debois:

Devo dire che non è stato facile capire subito questo libro dell’Attraversaspecchi, ma pian piano ci ho fatto l’abitudine. Il mondo si è spezzato in più arche, divise in maggiori e in minori. Le arche maggiori sono venti e sono dominate da persone con poca memoria e con una freddezza pari al ghiaccio puro, chiamati signori. Nel corso del primo libro “i fidanzati dell’inverno”, ne incontreremo solo due, Artemide, la signora di Anima, l’arca n cui è nata la protagonista, e Faruck, il signore di Polo, dove la protagonista si dovrà trasferire. Ogni arca è composta da persone con e senza potere e, ogni arca ha i suoi abitanti con un certo tipo di poteri. Per esempio, ad Anima, molti sanno animare e leggere il passato degli oggetti. A Polo invece, sono attrezzati di artigli invisibili, capaci di far male fisicamente. O ancora a Babel, le persone hanno i sensi sviluppati, come la vista, l’olfatto o l’udito. Insomma l’Attraversaspecchi è tutto una grande ganzata, ma se scoprissimo che qualcuno abbia spezzato il mondo apposta? Se scoprissimo che Thorn vuole sposare Ofelia per un altro motivo?

 

 

Luna

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