Nuove proposte Sanremo 2021: Ecco chi tifare

Sanremo sta iniziando e tu sai già chi votare? Non hai idea di chi siano le nuove proposte 2021? Tranquilli ci siamo noi a presentarveli con tanto di commento. Pronti a conoscere gli esordienti dell’Ariston? Niente autotune, niente rap, sono le nuove proposte che non ti aspetteresti dopo questo ultimo anno musicale, ma convincono e sorprendono. Eccoli qui:

Nuove proposte: ecco le baby (si fa per dire) star di Sanremo 2021

Avincola- Goal!

avincola

Baffetto alla Super Mario Bros., voce pulita e originario della Garbatella (quindi mio vicino di casa). Simone Avincola è uno dei finalisti del programma Rai “AmaSanremo”. Non si sa molto di lui se non che ha personalità da vendere (ha rifiutato un invito a partecipare al talent The Voice) e che già colleziona premi. Tra le sue vittorie il Premio Stefano Rosso (2009) e quello Botteghe d’Autore (2010). Il suo profilo instagram è stato palesemente fatto solo per il suo ingresso nel progetto di Sanremo, è evidente che sia un tipo totalmente anti mainstream…e a noi ce piace!!! La sua canzone “Goal” ha un sapore anni 80, con quella tastiera di sottofondo, e ti da l’idea di trotterellare in un parco con un chupa chups alla fragola mentre mandi tutti a quel paese. Per me è fantastico, tifo già per lui. Il suo nuovo album “Turisti” è su spotify e mi ha sorpresa. Onestamente ad ogni traccia mi sono chiesta se “Goal!” sia stata la scelta migliore da proporre al pubblico di Sanremo perché “Turisti” o “Gelato verde” sono delle chicche di musica pop italiana, di quelle che non si sentono da un bel po’ alla radio. Diciamo che a mio modesto parere tutte le canzoni sono delle bombe e Goal! è quella che forse mi ha colpita di meno. Belle le musiche, belle le immagini che evocano i testi, bella la sua voce (niente autotune, DIO GRAZIE): sentire per credere.

Ecco il testo di Goal!

Testo GOAL! Avincola

Voglio stare bene
stare bene e basta
ma io giro la testa
e tu giri la pasta
e le padelle scintillano
e i nostri cuori si bruciano
smettila di cucinare
ti prego, smettila di cucinare

Quando la faremo finita di prenderci a pugni con le parole?
Quando la faremo finita di prenderci a calci con le parole?
Amore
Che ne sai? Che ne sai? Dimmi che ne sai
Magari domani cambiamo vita
Che ne sai? Che ne sai? Dimmi che ne sai
Magari faccio goal! Vinciamo la partita

Voglio un gran finale
come certi film in tv
Tu che mi stringi la mano
e poi ce ne andiamo
e non torniamo più
Sarebbe bello finire così
come fanno in quelle scene lì
Lei che non si sente sola e ride
Ecco i titoli di coda: Fine.

Quando la faremo finita di prenderci a pugni con le parole?
Quando la faremo finita di prenderci a calci con le parole?
Amore
Che ne sai? Che ne sai? Dimmi che ne sai
Magari domani cambiamo vita
Che ne sai? Che ne sai? Dimmi che ne sai
Magari faccio goal! Vinciamo la partita
Che ne sai? Che ne sai? Dimmi che ne sai
Magari domani cambiamo vita
Che ne sai? Che ne sai?
Magari faccio goal! Magari…

 

Davide Shorty – Regina

davide shortyVe la ricordate “My soul trigger?”, vi ricordate il ragazzo sorridente pieno di capelli ricci made in Sicilia di XFactor? Impossibile non ricordarselo! Eccolo, dopo le sue scorribande tra Italia e Londra è pronto per calcare il palco dell’Ariston. Anche lui finalista di Amasanremo, si presenta con un brano dalle sonorità retrò e soul, con tratti rap. Devo ammettere che non lo avrei mai riconosciuto ascoltando solo il brano con cui concorre a Sanremo, ovvero “Regina”. La sua voce in italiano ha un look decisamente diverso, io lo preferisco nella versione international e più “dark” di “my soul trigger”, ma sicuramente alzerà il livello della competizione. Il suo album “La soluzione Reboot” è originale e combina street music con il reggae e melodie retrò, davvero un mix particolare che si sposa bene con la sua voce. Ma la vera domanda è….sta ancora con la sua Alba??? (chi se lo ricorda a XFactor capirà).

Profilo INSTAGRAM: @avincolaufficiale

Ecco il testo di “Regina”

Camminami di fronte
Così mi fai seguire le tue forme con lo sguardo
Guarda, c’è una casa all’orizzonte
E noi ci urliamo in faccia alla stazione singhiozzando
Entrambi con un ego enorme che ci mette in imbarazzo
Per sentirsi più al sicuro dal primo piano di un palazzo
Ed io ti amo, te lo giuro, infatti a volte sono pazzo
Se la testa ti va in fumo quando ti manca lo spazio
Questa pioggia è così fina che quasi non la senti
La strada è una piscina e quando meno te lo aspetti tu
Diventi una bambina con due genitori assenti
Ma cresciuta una regina con il sole tra i capelli
Aria, tu diventi aria (Oh oh)
Cos’è sto sguardo? Mi sembra quasi un rimprovero
Sono sempre il solito, a volte neanch’io mi tollero
Navigo la mente per frasi con senso logico
Panico come un coltello stretto dal manico
Trami e poi mi ami, mi chiedi se mai io spariró
Mani nelle mani e come Dani adesso salirò
Sei nei miei piani e sai che ogni promessa è un debito
Anima latina, regina con regno a seguito
E inoltre una corona, hai pur bisogno di un palazzo
E a volte se ti senti sola e la tua vita è un po uno strazio
Se la cosa ti consola, io ti sono sempre accanto
Dentro questa vita nuova che ha l’odore di un abbraccio
Questa pioggia è così fina che quasi non la senti
La strada è una piscina e quando meno te lo aspetti tu
Diventi una bambina con due genitori assenti
Ma cresciuta una regina con il sole tra i capelli
Aria, tu diventi aria
Aria, aria, oh oh
Questa pioggia è così fina che quasi non la senti
La strada è una piscina e quando meno te lo aspetti tu
Diventi una bambina con due genitori assenti
Ma ritorni una regina con il sole tra i capelli
Aria, tu diventi aria (Oh oh)

I Dellai -Io sono Luca

Tralasciando il fatto che cercandoli su Google la prima cosa che mi è uscita sono due pornostar della Rocco Siffredi Academy (di cui ignoravo l’esistenza)…parliamo de I Dellai. Due gemelli, Luca e Matteo, classe 1996, studente del conservatorio uno, iscritto ad economia l’altro ma un amore: la musica. Ed ecco i Terry e Meggie di Sanremo, pronti a farci sognare sul palco dell’Ariston con il loro brano “Io sono Luca”. Dove ci teletrasporteranno? In un mondo decisamente figo. Vi starete chiedendo perché Matteo non se lo sono cagato nella canzone parlando solo di Luca ma vabbè magari parleranno di lui nella prossima hit dell’estate, perché questi ragazzi spaccano. Che siano i nuovi Benji e Fede? La canzone mi piace molto e non smetto di canticchiarla da quando l’ho ascoltata su Spotify, il timbro vocale è riconoscibile tra milioni e questo è un più non da poco. Mi ha lasciata perplessa il fatto che Luca “ha una chitarra ma non la sa suonare”…ma forse ci mette le pezze Matteo?

Ah no….sa suonarla…

i dellai

Profilo INSTAGRAM: @dellaiofficial

 

Ecco il testo di “Io solo Luca”

Così viene giù il cielo
e qualcuno continua a parlare
a dire che la guerra è brutta
e che è difficile ricostruire

Ho visto castelli di carte
cadere senza fare rumore
sapessi quante bombe li han centrati
prima di farli cadere

Luca ha una scusa buona per ogni suo sbaglio
tipo che è costantemente in ritardo
pare Schumacher che vola al traguardo
una testa a metà e una fissa col viaggio

E si vergogna con gli altri a parlare
da quando suo padre non torna a Natale
ha paura di uscire, i treni affollati
di amare una donna, restare incollati

Però Luca in fondo con gli amici sta bene
lui si vergogna quando deve parlare
ha una chitarra ma non sa suonare
disegni pregi sopra il costume
che gli hanno fatto indossare

Luca nasconde castelli di carte
ali di cartone per poter volare
Luca che a forza di cadere
ha imparato a planare

Luca ha una testa vuota ma c’è tanto dentro
la vita gli ha insegnato tutto ciò che sa
e spesso in mezzo a tutti si sente diverso
si nasconde dietro le spalle strette che ha
mentre l’oroscopo ripete che ha Saturno contro
si sente fuori posto all’università
collezionando vinili di Dalla e Battisti
schiaffi di sogno, una testa a metà

Però Luca in fondo con gli amici sta bene
lui si vergogna quando deve parlare
ha una chitarra ma non sa suonare
disegna pregi sopra il costume
che gli hanno fatto indossare

Luca nasconde castelli di carte
ali di cartone per poter volare
Luca che a forza di cadere
ha imparato a planare

Però Luca in fondo con gli amici sta bene
lui si vergogna quando deve parlare
ha una chitarra ma non sa suonare
disegni pregi sopra il costume
che gli hanno fatto indossare

Luca nasconde castelli di carte
ali di cartone per poter volare
Luca che a forza di cadere
ha imparato anche ad amare

Grande Matti, il pezzo è una bomba
Eh, no guarda io, io sono Luca

Elena Faggi – Che ne so

elena faggi

Dopo aver racimolato un Golden Buzz a Italia’s Got Talent nel 2017, la neo diciannovenne Elena Faggi sbarca a Sanremo tra le nuove proposte! Faccina dolcina, tanti ricci ma una voce grande. Se chiudi gli occhi e ascolti il suo brano “Che ne so” pensi subito che Ariana Grande si sia reincarnata in qualche teenager italiana, ma poi apri gli occhi e trovi Candy Candy. Io direi fantastico! Ci piace questa ragazza e non vediamo l’ora di vederla all’opera sul palco dell’Ariston. Nella canzone Elena sembra indecisa se mandare a quel paese o no il suo ragazzo…beh cara mia in eurovisione a Sanremo sarebbe una friendzone epica, quindi pensaci!

Profilo Instagram: @elenafaggi

 

 

Ecco il testo di “Che ne so”

Questo cielo toglie il fiato
Questo cielo è innamorato
Ma il tramonto dura troppo poco
Mi illudo mentre te ne prendi gioco
Fai così
Illudimi
Tanto mi diverto
Sai quanto mi diverto
Confondimi
Convincimi
Ma trova un buon pretesto
Per andare via presto
Ti o-oo-oo-odio (non è vero)
Ti o-oo-oo-odio (non è vero)
Forse un po’
Forse no
Non lo so
Forse un po’
Forse no
Che ne so
Guarda come perdo tempo
A pensarti ogni momento
Quando molto probabilmente
A te neanche passo per la mente
Fai così
Illudimi
Tanto mi diverto
Sai quanto mi diverto
Confondimi
Convincimi
Fingiti diverso
Innamorato perso
Ti o-oo-oo-odio (non è vero)
Ti o-oo-oo-odio (non è vero)
Forse un po’
Forse no
Non lo so
Forse un po’
Forse no
Che ne so
U-uhu-uhu-uhu-uhuuu
U-uhu-uhu-uhu-uhuhuu
U-uhu-uhu-uhu-uhuuuhuu
U-uhu-uhu-uhu-uhuhuu
Forse è vero
Forse è vero che ci spero
Che si avveri quel che mi dicevi ieri
E mi faccio film mentali
Forse troppi, forse vani
Ma è così
Così sarà domani
Dimmi “è così”
Così sarà domani
U-uhu-uhu-uhu-uhuuu
U-uhu-uhu-uhu-uhuhuu
U-uhu-uhu-uhu-uhuuuhuu
U-uhu-uhu-uhu-uhuhuu
Ti o-oo-oo-odio (non è vero)
Ti o-oo-oo-odio (non è vero)
Forse un po’
Forse no
Non lo so
Forse un po’
Forse no
Che ne so

Folcast- Scopriti

sanremo giovaniDaniele Folcarelli, romano del 1992 ha iniziato a suonare la chitarra ad undici anni…e si sente (ascoltate “Giovani belli & bravi” e ve ne accorgerete). Ormai l’ho già rinominato “Er Camicia” per la sua collezione di camicie variopinte largamente visibile sul suo profilo Instagram (finirà nella classifica Outfit me lo sento). Voce stupenda, personalità e sonorità funk. Anche lui è uno dei finalisti di Amasanremo e anche lui come Avincola ha un album bomba alle spalle. Ho ascoltato “Quess” su Spotify e l’ho adorato. Folcast è una versione 3.0 di Cesare Cremonini che ha appena smesso di essere nei Lunapop..(e io lo considero quasi Dio…quindi fate voi). Il brano con cui concorre non ha le sonorità funk presenti in altre sue canzoni e secondo me ci perde parecchio, ma comunque è una bella ballad che verrà canticchiata un po’ ovunque. Mi piace, mi piace, mi piace. Lo sapevate che ha aperto un live di Daniele Silvestri? Ora lo sapete.
Profilo Instagram: @folcast 

Ecco il testo di “Scopriti”

Che fuori non piove
Non fa neanche freddo
E batte forte il sole
Però c’è confusione
Tra le nostre parole
Non mi sento più le gambe
M’hai lasciato qui in mutande
Su ‘sta sedia senza ruote
Che gira intorno a stanze vuote
E non mi sento più la faccia
Questo cuore adesso macchia
Spero questo tu lo sappia
Sì chi io ero e chi avevi davanti
Ma, ma, ma, ma quindi tu
Scopriti
Che fuori non piove
Non fa neanche freddo
E batte forte il sole
Scopriti che fuori non piove
Non fa neanche freddo
E batte forte il sole
Però c’è confusione
Tra le nostre parole
Mi sento come un latitante
Alla ricerca di una fonte, eh
Ma ho le scarpe rovinate
E dovrei cambiare le suole
E senza te non c’è risveglio
Questo cuore stava meglio
Spero questo tu lo sappia
Sai chi io ero e chi avevi davanti…Scopriti
Che fuori non piove
Non fa neanche freddo
E batte forte il sole
Però c’è confusione
Tra le nostre parole
Non mi sento più le gambe
M’hai lasciato qui in mutande
Su ‘sta sedia senza ruote
Che gira intorno a stanze vuote
E non mi sento più la faccia
Questo cuore adesso macchia
Spero questo tu lo sappia
Sì chi io ero e chi avevi davanti
Ma, ma, ma, ma quindi tu
Scopriti
Che fuori non piove
Non fa neanche freddo
E batte forte il sole
Scopriti che fuori non piove
Non fa neanche freddo
E batte forte il sole
Però c’è confusione
Tra le nostre parole
Mi sento come un latitante
Alla ricerca di una fonte, eh
Ma ho le scarpe rovinate
E dovrei cambiare le suole
E senza te non c’è risveglio
Questo cuore stava meglio
Spero questo tu lo sappia
Sai chi io ero e chi avevi davanti…

Gaudiano- Polvere da Sparo

gaudianoLa puglia sforna talenti come pasticciotti alla crema e anche stavolta non si è smentita fornendocene uno tra le nuove proposte di Sanremo 2021. Luca Gaudiano, classe 1991, ha studiato musica a Roma e Milano e presenta il brano che a mio avviso è quello con l’arrangiamento più bello. Un mix di musica che sembra prendere di tutto un po’…e solo il meglio. “Polvere da sparo” è un brano italiano ma ha il sapore esotico dell’est e delle notti afose d’estate. La sua voce è molto melodiosa e a tratti mi ricorda il grande Giuliano Sangiorgi dei Negramaro. Forse la sua è una di quelle canzoni che necessitano più di un ascolto per essere amate, vedremo se riuscirà a conquistare il pubblico durante il Festival. Lo sguardo ammiccanti e la felpa di un fighissimo rosa ci sono…Per me è un super si!
P.S. sentitevi il suo singolo “Le cose inutili”…merita.
Profilo Instagram: @gaudiano___

Ecco il testo di “Polvere da sparo”

Ho dormito un tot.
non sto ancora meglio
però per un po’ ho dimenticato tutto
sento che piano sparisce l’effetto del sonno anestetico
riaffiora il dolore il cassetto è sprovvisto di un buon analgesico
e mi brucia il cuore perché non ti ho detto quanto ti abbia amato
per quello che hai fatto, per come hai lottato con i mulini a vento
con la forza del tuo cuore fatto di cemento
tigre nella giungla dei pensieri sparsi
non riuscivi a dirmi quanto detestassi
non poterti alzarti la mattina a prepararmi quello stramaledetto caffè

Perché tutto quello che mi resta è una domanda
polvere da sparo in un solo colpo da spararmi nella testa
se guardo oltre le nuvole io non trovo ragione
se mi guardo allo specchio vedo te
io vedo te
se mi guardo allo specchio vedo te
io vedo te
se mi guardo allo specchio

Voglio scappare a Milano per farmi tagliare la faccia dal vento
se non elaboro ancora il tuo lutto è perché ho il metabolismo lento
ma cosa somatizzo a fare se voglio ancora piangere
se nella notte mi sveglio con la mano al collo di un demone
che mi toglie il fiato, faccio resistenza, con il mio autocontrollo
con la mia pazienza, spero sia soltanto un altro sogno
con la forza che mi hai dato mi alzo e vado in bagno
prendo un bel respiro, per un po’ l’accetto
poi riascolto del tuo cuore in petto

stringo negli occhi il ricordo in un mare di lacrime

Perché tutto quello che mi resta è una domanda
polvere da sparo in un solo colpo da spararmi nella testa
se guardo oltre le nuvole io non trovo ragione
se mi guardo allo specchio vedo te
io vedo te
se mi guardo allo specchio vedo te
io vedo te
se mi guardo allo specchio

Tutti che parlano e sanno capire
come mi sento, sanno cosa dire
la vita è questa non puoi farci niente
così come inizia dovrà anche finire
tu focalizzati sopra i dettagli, affidati al tempo e non sbagli
e nel frattempo che lento ricuce io resto sveglio ma spengo la luce

Perché tutto quello che mi resta è una domanda
polvere da sparo in un solo colpo da spararmi nella testa
se guardo oltre le nuvole io non trovo ragione
se mi guardo allo specchio vedo te
io vedo te
se mi guardo allo specchio vedo te
io vedo te
se mi guardo allo specchio

Greta Zuccoli- Ogni cosa sa di te

greta zuccoliClasse 1998 eppure già spalla di Damien Rice ( e Diodato), insomma non è proprio la prima che capita Greta Zuccoli e basta sentirla cantare per capirne il motivo. La sua voce è pulita e leggera ma molto intensa, ti rapisce al primo ascolto. Niente esagerazioni, si punta all’intimità con Greta. La canzone con qui tenta la scalata a Sanremo si intitola “Ogni cosa sa di te” e già la vedo a fare la sfondo a qualche trailer cinematografico. Tra l’altro non sarebbe la prima volta, Greta Zuccoli ha già prestato la sua voce per un film con Scamarcio ” Il ladro di Giorni” con il brano “Un’altra vita o ieri” . Tornando a “Ogni cosa sa di te”, è una canzone d’amore, una vera canzone d’amore “vecchio stile” (se si può dire), che probabilmente omaggia Gino Paoli con quegli “alberi infiniti”. Una poesia cantata che sicuramente farà breccia nei cuori degli italiani. Terrà alto il nome delle donne nelle nuove proposte. Pronti a cadere ai suoi piedi, maschietti svampiti?

Profilo instagram: @gretazuccoli

Ecco il testo di “Ogni cosa sa di te”

Quanto pesa, il dono
di un ricordo, dentro c’è
il tuo nome, quanto, pesa
l’odore di una notte
che non contempla il sole
Adesso che ogni cosa sa
di te, nel vuoto che hai
nascosto dentro me
cresceranno alberi infiniti che
tendono al tuo cuore
i miei saranno alberi infiniti che
cercano il tuo cuore

Tu, luce in attesa che
ad ogni cosa da colore
che va a curare il mio dolore
Che sorpresa dai miei conflitti
resto illesa, segno di rivoluzione
e cresceranno alberi infiniti che
tendono al tuo cuore
i miei saranno alberi infiniti che
cercano il tuo cuore

E adesso che ogni cosa sa di te
nel vuoto che hai
nascosto dentro me
cresceranno alberi infiniti e
arriverò al tuo cuore
i miei saranno alberi infiniti e
arriverò al tuo cuore

Wrongonyou (e Gino oserei dire)- Lezioni di volo

Roma quest’anno ci da gioie sfornando nuove proposte a raffica. Marco Zitelli, 30 anni e un cagnolino dolcissimo di nome Gino (sicuramente sarà venuto con lui a Sanremo) è pronto a conquistare gli italiani con il suo brano “Lezioni di Volo”. Bella voce, melodiosa e riconoscibile, ritornello incalzante e di quelli che non te li scolli dalla testa neanche a morire. Bell’arrangiamento (adoro gli arpeggi) che esalta il suo timbro vocale e il testo sa di libertà. Sentitela e poi ditemi se non vi viene voglia di buttare mutande e calzini a caso in una valigiaccia vecchia e scappare via per posti lontani. Che altro dire di lui? Il suo motto è “se nn ci fossero limiti nn potremmo superarli, è la musica e la sua magia che mi fa’ andare avanti” e ha pubblicato un album in inglese. “Rebirth” ha influenze folk inglesi e rivela un lato diverso di Wrongonyou. “The Lake” è uno di quei brani da ascoltare prima di emettere un giudizio su questo ragazzo. Davvero molto bravo. La sfida delle nuove proposte si fa ardua quest anno e alla fine di questa presentazione devo ammettere di essere parecchio confusa su i papabili vincitori.

 

 

 

 

 

 

 

Profilo Instagram: @wrongonyou

Ecco il testo di “Lezioni di volo”

Piccole cose che succedono
Sto pensando a te
Ed esce il tuo nome sul telefono (dove sei?)
Ho cinque sensi che lo chiedono
Se non sei con me non funzionano come devono
Hai gli occhi neri
Quando sono tristi piove giorni interi
Voleremo da fermi
Per stare meglio
Toccami le mani che mi sveglio
Come quel film mai finito in albergo
Io con te gioco allo scoperto
Se un giorno dimenticherai
Spero solo che poi mi riconoscerai, mhm
Avvicinati facciamo una foto
Esci bene anche se non metto a fuoco
Non scappare che mi perdo da solo
Ma puoi darmi lezioni di volo
Accompagnami che andiamo a una festa
Ce ne andremo tardi col mal di testa
E se domani ti risvegli con me
Ci prendiamo solo il meglio che c’è
Ci prendiamo solo il meglio che c’è, yeah
Resto nei miei spazi personali…

 

Ora che ve li abbiamo presentati non avete scuse per non supportare e tifare il vostro preferito! (o preferiti nel mio caso). Io e le Svampite vi faremo compagnia per tutto il Festival di Sanremo con dirette random su Instagram, storie e tweet! Seguiteci e commentate insieme a noi perché il festival insieme è molto più bello.

Un saluto

Ely

 

 

 

 

Elisabetta

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